Un matrimonio al Lost Paradise

Sogni un matrimonio al Lost Paradise? Il racconto di questo progetto è per te!

Trovare una location che riesca a conciliare il desiderio di sposarsi sul mare, ma senza avere i “contro” dei veri e propri “lidi balneari” non è facile. Il servizio di consulenza di ricerca location è stata quanto mai fondamentale per garantire a Giampiero e Camilla di trovare il luogo più adatto alle loro esigenze.

Il Lost Paradise è una location sicuramente unica, che ha la bellezza di essere sul mare senza gli svantaggi di una spiaggia, permettendo agli sposi e ai loro ospiti di trovarsi in un piccolo angolo di paradiso molto curato, caratteristico e senza dubbio indimenticabile.
Ma come dico sempre ai miei clienti…nessun luogo è perfetto e ogni location ha sempre degli aspetti organizzativi e logistici da considerare, che a volte non devono assolutamente essere trascurati. E’ questo il caso: nella scelta dei fornitori e delle forniture abbiamo infatti tenuto conto delle peculiarità (e difficoltà) di accesso / scarico in location.

Per questo matrimonio al Lost Paradise, il mio progetto di nozze ha quindi tenuto conto non solo della meravigliosa cornice e dei colori, ma anche della funzionalità.

Ho scelto, in accordo con gli sposi, di ridurre al minimo le forniture di arredi e materiali, proprio per le difficoltà di scarico e i relativi costi extra che avremmo dovuto considerare in caso di noleggi complessi o ingombranti. Ma questo non ci ha impedito di lavorare sull’estetica. Abbiamo puntato moltissimo sulla scelta floreale e ho osato, proponendo agli sposi un centrotavola davvero speciale.

Quando penso al mare ci sono dettagli a cui sono legata e che ricerco sempre quando sono in spiaggia, soprattutto in determinati tratti di costa italiana. Tra questi, c’è un fiore, una vera meraviglia della natura, bianco e con una forma dei petali che ricorda le orchidee. Sto parlando del giglio di mare!

Questo fiore si trova sui litorali sabbiosi del Mar Mediterraneo, del Mar Tirreno e del Mar Nero; d’inverno sparisce completamente alla vista per resistere così alle temperature ed alle azioni aggressive invernali, e fiorire poi nei mesi estivi. A causa del sempre maggiore sfruttamento delle aree costiere per motivazioni balneari, la sua presenza è sempre meno diffusa, e per questo motivo, in alcune regioni d’Italia è proibita la raccolta e l’asportazione dei fiori e dei bulbi, venendo considerata una specie protetta. E così quando lo incontro sulla spiaggia, non manco mai di fotografarlo.

Per offrire qualcosa di diverso ai miei sposi, insieme al mio fiorista, ho progettato un allestimento floreale che richiamasse proprio questo fiore: abbiamo sfruttato come fiore principale l’Eucharis, molto simile al giglio e quindi perfetto per ricordare anche il giglio di mare, unito alla baby orchidea phalaenopsis, i tulipani bianchi “aperti”, le dalie pompon. A questa scelta floreale abbiamo unito del verde ornamentale tra cui il capelvenere, e abbiamo costruito tutto intorno un ramo di legno, collegandoci proprio ai rami consumati dalle onde e dal vento, che si trovano in spiaggia.

Questa scelta si è rivelata vincente: i fiori erano così perfettamente integrati alla location e al progetto!

Naturalmente questa linea ha seguito anche l’allestimento della cerimonia in Chiesa, dove due verticali floreali con alla base un grande ramo, hanno accolto l’ingresso della sposa.

Anche il tableau de mariage e le decorazioni generali hanno richiamato il mare, unendo tutto ciò che tutti noi da bambini (e forse ancora oggi!!) raccogliamo quando siamo in spiaggia. Durante la serata, le artigiane e decoratrici di Magherì hanno decorato per ogni ospite un cadeau: un tamburello su cui sono stati rappresentati i paesaggi napoletani.

Il matrimonio al Lost Paradise si è concluso con il taglio torta, of course!, la confettata e una degustazione di gelati…siamo pur sempre vicino il mare!
Ma a proposito della torta…dico sempre ai miei clienti che non racconto loro favole, che non sono una fata turchina e che ci possono essere davvero tante piccole emergenze da risolvere. Nel caso di questo progetto l’emergenza ha riguardato la torta (che in realtà è un imprevisto che capita davvero molto spesso!): a realizzarla è stato un fornitore esterno, quindi la torta per essere sul posto, insieme a chi l’ha consegnata, ha affrontato un bel po’ di scale ripide in discesa, proprio dovute all’accesso in location non agevole…quando è arrivata in cucina ci siamo accorti che aveva subito qualche danno, anche abbastanza importante e visibile. Naturalmente non mi sono persa d’animo, e con l’aiuto dei fiori con cui dovevo decorarla, la torta è tornata come nuova! Scorrere le foto per credere!