Qual è l’iter burocratico per celebrare il matrimonio religioso in Italia?
E quali sono le tradizioni e le regole dello svolgimento della cerimonia?
Sono tante le spose che in questo periodo mi chiedono aiuto ed informazioni sui documenti da produrre, la tempistica, l’iter da seguire, le regole da seguire per la cerimonia. Ho così pensato che potesse essere utile scrivere una piccola guida su tutto ciò che riguarda il matrimonio religioso in Italia.
Partiamo dall’inizio…le regole del matrimonio cattolico nascono dal Concilio di Trento (1601) che conferma il matrimonio, fino a quel momento considerato un atto privato, un sacramento e gli attribuisce una forma pubblica e solenne. Dal 1865 al 1929 in Italia coloro che volevano sposarsi religiosamente dovevano contrarre due matrimoni: uno civile e uno religioso. Con il Concordato del 1929 viene attribuito valore civile al matrimonio religioso, che oggi deve essere svolto con le regole previste dal codice civile italiano.
Il nostro ordinamento riconosce effetti civili pieni al matrimonio celebrato in Chiesa, con il rito religioso cattolico, purché siano rispettati nella cerimonia alcuni requisiti: le pubblicazioni preventive all’albo comunale, la lettura degli articoli del codice civile che riguardano il matrimonio, la firma del registro matrimoniale da parte di sposi e testimoni.
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Quali sono gli ADEMPIMENTI BUROCRATICI?
Il primo passo da compiere è produrre i documenti necessari per la promessa di matrimonio in chiesa:
– certificato di battesimo per uso matrimoniale (da richiedere alla chiesa in cui si sono ricevuti i sacramenti);
– certificato di cresima per uso matrimoniale;
– certificato di stato libero ecclesiastico;
– attestato di frequenza del corso prematrimoniale;
– stato dei documenti/nulla osta: è rilasciato alla coppia che desidera sposarsi in una chiesa al di fuori della parrocchia di appartenenza. Il documento dovrà essere presentato al parroco della chiesa prescelta.
Questi documenti (assieme ai documenti di riconoscimento) verranno poi acquisiti dall’Ufficio dello Stato Civile e saranno integrati da:
– certificato di nascita uso matrimonio;
– certificato di stato libero;
– certificato contestuale per il matrimonio
tutti rilasciati dai rispettivi Comuni di residenza.
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LE PUBBLICAZIONI
La pubblicazione è la fase preliminare del matrimonio religioso: la sua funzione è quella di portare a conoscenza di terzi la volontà degli sposi di contrarre matrimonio e di consentire, alle persone legittimate, di opporsi alla celebrazione delle nozze.
Entro sei mesi dalla data di rilascio del certificato di battesimo, i fidanzati sono tenuti ad effettuare il consenso (promessa di matrimonio): nel giorno stabilito, i fidanzati si presentano davanti al parroco il quale separatamente pone delle domande circa la loro volontà e consapevolezza di voler contrarre il matrimonio cristiano. Non è necessaria la presenza né di genitori né di testimoni. Successivamente il parroco richiede le pubblicazioni canoniche da esibire nelle rispettive parrocchie di appartenenza dei due rispettivi fidanzati; esse rimangono esposte per due domeniche successive.
Il parroco rilascia anche la richiesta di pubblicazioni civili che va consegnata presso il Comune dove i fidanzati hanno richiesto i documenti civili, e che una volta pervenuti tutti i documenti, effettua, dopo il colloquio con gli sposi, la richiesta delle pubblicazioni.
Una volta compiuta la pubblicazione per il tempo prescritto di otto giorni, il matrimonio religioso non può essere celebrato prima del quarto giorno successivo. Il Comune rilascia il certificato di eseguite pubblicazioni civili che sarà consegnato al parroco.
La pubblicazione conserva efficacia per 180 giorni; se il matrimonio religioso non viene celebrato in questo arco di tempo, la pubblicazione si considera decaduta, come non fosse avvenuta ed occorre rinnovarla.
Qualora decideste di sposarvi in una chiesa di un’altra città/diocesi, ricordate che occorre anche il nulla osta della Curia di origine.
A questo punto siete pronti per celebrare il matrimonio!
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Il mio consiglio è naturalmente quello di muovervi per tempo, perché se è vero che l’iter burocratico è abbastanza semplice, potreste comunque incorrere in piccoli problemi, soprattutto quando cambiate parrocchia.
Passiamo ora alla parte più “divertente”…lo SVOLGIMENTO DELL’EVENTO!
L’allestimento della chiesa sarà fatto nelle ore precedenti la cerimonia, secondo queste – per me fondamentali – basi:
– ricavare uno spazio adatto per la postazione degli sposi e i loro testimoni, facendo in modo che questa risulti ariosa e ben distinta da tutte le altre componenti dello scenario;
– curare la scenografia del matrimonio religioso ma ricordando sempre che siamo in chiesa e che eleganza e sobrietà sono consigliate!
– scegliere un addobbo floreale che sia coerente allo stile della chiesa; io prediligo sempre l’utilizzo di fiori e piante di colori chiari e luminosi, preferendo il bianco che richiama l’abito della sposa, ed evitando quasi sempre i colori saturi o pieni. Vengono generalmente allestiti: l’altare, la postazione degli sposi e testimoni, il fondale, il percorso della sposa (dove possibile), l’inizio della navata e l’esterno del portone di ingresso.
Ricordate di scegliere fiori che non macchino gli abiti, non dimenticate i fiori all’occhiello e il libretto della celebrazione contenente tutto il testo della liturgia che sarà pronunziato dal celebrante.
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Galateo vuole che gli invitati giungano in chiesa almeno dieci minuti prima dell’orario della cerimonia e che vengano accolti dallo sposo e i suoi genitori e dalla madre della sposa. Entrando in chiesa, i familiari della sposa si accomodano sul lato sinistro mentre quelli dello sposo sul lato destro: la prima fila è riservata ai genitori e ai fratelli e sorelle, a seguire i parenti via via più stretti occuperanno le file successive.
All’arrivo della sposa nessuno dovrebbe trovarsi all’esterno della chiesa; il padre offre alla figlia il braccio sinistro mentre se la sposa non è accompagnata dal padre ma da un familiare uomo più prossimo, questo le darà il braccio destro. All’arrivo all’altare, lo sposo stringe la mano del padre e accoglie la sposa.
Se ci sono i paggetti, questi seguono la sposa sostenendo lo strascico dell’abito o la precedono qualora questo non ci fosse.
Terminata la cerimonia gli invitati attenderanno all’esterno gli sposi che nel frattempo, assieme ai testimoni, firmeranno i registri per lo stato civile.
E ora…siete pronti per lasciare la chiesa e per il lancio del riso!!!!!!
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