Dopo avervi parlato nel dettaglio del Matrimonio Religioso, non potevo non dedicare un articolo anche al Matrimonio Civile in Italia.
“Il matrimonio è l’atto con il quale due persone di sesso opposto manifestano la volontà di realizzare una comunione spirituale e materiale di vita con l’osservanza dei doveri e l’esercizio dei diritti previsti per i coniugi dal codice civile. Con il termine matrimonio si intende sia l’atto che costituisce il vincolo sia il rapporto che lega tra loro i coniugi.
Il matrimonio civile è il matrimonio volto a produrre effetti unicamente per il diritto dello Stato ed è disciplinato dalla legge statale”.
L’iter burocratico del matrimonio civile è senza dubbio più snello rispetto al matrimonio religioso: le pubblicazioni consistono infatti nell’inserimento sul sito internet del comune di un atto contenente le generalità dei futuri sposi. Vengono fatte a cura dell’ufficiale dello stato civile dopo che ha accertato l’insussistenza di impedimenti alla celebrazione del matrimonio ed hanno la funzione di rendere noto il proposito dei futuri coniugi di contrarre nozze per mettere in grado gli interessati di fare le eventuali opposizioni.
La richiesta di pubblicazioni deve essere fatta da entrambi gli sposi all’ufficiale dello stato civile del comune di residenza di uno degli sposi e deve contenere le seguenti informazioni: il nome e cognome, la data e il luogo di nascita, la cittadinanza, la residenza, la libertà di stato di ciascuno degli sposi, se esiste qualche impedimento di parentela, di affinità, di adozione o di affiliazione tra di essi, se hanno già contratto matrimonio, se sono stati dichiarati interdetti per infermità di mente, se sono stati condanni per omicidio consumato o tentato sul coniuge dell’altro.
Le pubblicazioni restano affisse in Comune almeno otto giorni 8 giorni consecutivi trascorsi i quali si attendono ancora 3 giorni per eventuali opposizioni; una volta rilasciato il nullaosta, il matrimonio dovrà essere necessariamente svolto entro il termine di 180 giorni pena la perdita di validità.
Il matrimonio civile sarà celebrato dal Sindaco o da un suo delegato nella casa comunale, alla presenza di due testimoni maggiorenni. L’ufficiale di stato civile, che dovrà indossare la fascia tricolore, dà lettura degli articoli del Codice Civile riguardanti il matrimonio, riceve le affermazioni degli sposi di volersi prendere in marito e moglie, li dichiara uniti in matrimonio e accoglie le ulteriori dichiarazioni riguardanti la scelta del regime patrimoniale, nonché l’eventuale riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio. L’atto di matrimonio civile viene compilato immediatamente dopo la celebrazione nei registri dello Stato civile, letto e sottoscritto dagli sposi, dai testimoni e dall’ufficiale di stato civile.
I Comuni mettono a disposizione diversi spazi per la celebrazione del matrimonio civile clicca qui per il Comune di Napoli, e presentando una specifica richiesta è possibile sposarsi anche in un altro Comune.
Siate molto attenti riguardo gli orari e giorni concessi per le celebrazioni: attualmente, molti comuni prevedono disponibilità solo di mattina, o in giorni prestabiliti. Questo potrebbe diventare un vincolo da considerare laddove abbiate una data specifica da rispettare, o si tratti di un matrimonio in estate!
Per quanto riguarda il Cerimoniale del matrimonio civile non esistono regole specifiche: gli sposi sono collocati, come in Chiesa, con due sedute, davanti il Sindaco o un suo rappresentante, posto dietro un tavolo. Per quanto riguarda gli addobbi floreali, il mio consiglio è di essere più generosi che in Chiesa, proprio per sopperire alla minore solennità dell’ambiente architettonico; non sottovalutate inoltre lo scenario di ingresso; non dimenticate di garantire sempre che tutti gli invitati siano al loro posto prima dell’arrivo della sposa, e di rispettare gli orari sicuramente meno flessibili di un rito religioso.
Purtroppo c’è da dire che la celebrazione del matrimonio civile avviene troppo spesso in luoghi tristi e disadorni: la legge impone che il rito venga celebrato all’interno di strutture comunali e ciò impedisce a Comuni privi di strutture significative di mettere a disposizione sale degne di questa cerimonia; o pur disponendo di siti sicuramente più particolari, questi non vengono adibiti a “sala comunale”.
Vista l’esponenziale crescita della celebrazione di matrimoni civili, spero davvero che gli spazi concessi aumentino e siano sfruttate le tante bellezze del nostro territorio (senza dover necessariamente ricorrere alla celebrazione di matrimoni simbolici).
Per la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze presso il Comune di Napoli clicca qui
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