Uno dei miei primi pensieri quando sono invitata ad un matrimonio è: “speriamo che lo sposo…sembri davvero lo sposo!”. Si lo so sembrerà una riflessione un po’ assurda ma credo che per l’uomo la scelta dell’abito sia difficile e spesso sottovalutata. Anche lo sposo ha i suoi minuti di celebrità (variabili a seconda del ritardo della sposa!!!!), avrà lui il compito di accogliere gli invitati in Chiesa, e l’abito che indosserà il giorno del si non è sicuramente un abito qualsiasi. Rispetto a quella femminile, la sua scelta può risultare complessa in termini di eleganza e adeguatezza.
Mai scegliere un abito troppo semplice, banale, rischiando di essere meno elegante di un qualsiasi invitato; e mai scegliere un abito troppo eccessivo…mica è una festa di carnevale?!
Insomma cari futuri sposi…a parte i vostri gusti personali, ci sono alcune regole che vanno seguite e riguardano proprio voi!!
Parto quindi dalla scelta più facile e quasi sempre azzeccata: l’ABITO CLASSICO! Elegante, raffinato, per me con questo non si sbaglia mai: tre pezzi, con pantaloni senza risvolto, in grigio (ma attenti alla tonalità!) o in blu scuro se ci si sposa in primavera/estate. La giacca è rigorosamente monopetto, senza spacchi e con tasche a filetto; il gilet è generalmente dello stesso tessuto mentre la camicia dovrà essere senza alcun dubbio bianca ed impeccabile (attenzione al colletto! Se scegliete una cravatta con nodo voluminoso, il colletto dovrà essere quello francese, a punte aperte). A proposito di cravatta…l’unico colore da vero SPOSO è, per me, il grigio. Un bel grigio perla, non lucido, in seta…tutti gli altri colori e fantasie lasciamole agli invitati! Non dimenticate i gemelli, unico accessorio ammesso insieme all’orologio.
Non vi ho convinti? Lo so…dopo aver visto George Clooney aspettare la sua sposa con indosso un elegantissimo smoking, ci state facendo un pensierino anche voi! Ebbene io dico assolutamente NO allo SMOKING!! Questo è infatti considerato un abito da sera, e non è assolutamente un abito per le nozze (tranne che in America per l’appunto!!!), neanche se queste sono celebrate in tarda serata. Per carità, lo smoking è un abito che fa sempre sognare, con il farfallino che lo caratterizza e il colore nero intenso…ma volendo seguire le regole, per il matrimonio purtroppo non è indicato (anche se vi chiamate Tomaso Trussardi!).
Cosa resta? Il TIGHT: qui cadiamo nei peggiori strafalcioni!! Allora ragazzi, il tight ha due regole imprescindibili: 1) è un abito da giorno, quindi è adatto solo se la cerimonia si svolgerà di mattina 2) condiziona la scelta di abbigliamento dei testimoni e dei papà degli sposi, che dovranno essere quindi avvisati in tempo e che dovranno a loro volta presentarsi rigorosamente in tight. Caratterizzato da una giacca ad unico bottone con il retro a coda di rondine arrotondata, è un abito elegante che richiede una sposa altrettanto elegante con un velo e strascico lungo; può essere reso meno formale con una giacca senza coda (mezzo tight). E’ in lana, nelle sfumature del grigio, abbinato ad un panciotto grigio perla e pantaloni dal taglio dritto, senza risvolto, in tessuto lievemente gessato (ho detto lievemente!!). Immancabili le bretelle al posto della cintura e il cappello, che però non va mai indossato.
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